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Festa di San Matteo a Salerno 2023: processione e programma

Il programma per la festa di San Matteo 2023 a Salerno: il 21 settembre celebriamo il nostro santo patrono che difese la città dai Saraceni e disse “Salerno è mia: io la difendo”. I festeggiamenti chiudono ufficialmente la stagione estiva e rappresentano più di ogni altro evento la tradizione storica salernitana. I Salernitani festeggiano la loro salernitanità tra l’odore di “mevz” e la solenne processione, aspettando i fuochi d’artificio.

Storia di San Matteo patrono di Salerno

L’apostolo Matteo nacque in Galilea, fu esattore delle tasse per l’Impero Romano, predicò il Vangelo e morì martire in Etiopia. Il suo corpo venne trasportato a Velia in Cilento, poi spostato a Casal Velino e a Capaccio. Infine ci fu la traslazione delle reliquie a Salerno.

Leggenda di San Matteo: la traslazione delle reliquie

Nel giorno della traslazione si verificò l’evento miracoloso che ancora oggi la Salerno cristiana celebra: il miracolo della Manna che trasudò dal corpo del santo il 6 maggio 954 e che si è ripetuto ogni anno nella stessa data fino al 1800.

Da quel momento San Matteo ha protetto più di una volta Salerno da eventi catastrofici come nel 1544, data in cui la città fu salvata dall’invasione dei pirati Saraceni e a metà del 1600 quando venne colpita dall’epidemia di peste.

Statua di San Matteo con due facce: perché?

La statua di San Matteo viene raffigurata con due facce a cui sono state date diverse interpretazioni. Secondo alcuni, questa raffigurazione è legata ai due ruoli di Matteo sia come esattore delle tasse sia come evangelista.

Secondo altri, le due facce sono l’espressione di un modus dei salernitani ovvero della loro capacità di sapersi adattare alle situazioni a costo di mostrare un doppio volto. Altri invece lo collegano alla natura stessa della città di Salerno, collocata tra la terra e il mare.

Due facce della statua di San Matteo a Salerno

Le spoglie del patrono nella cripta del Duomo di Salerno

Una scenografica scalinata in marmo conduce all’ingresso del chiostro della Cattedrale di San Matteo risalente all’XI secolo. Scendete nella cripta barocca del Duomo dove si trova il doppio baldacchino con due statue gemelle di San Matteo che è rappresentato intento a scrivere il Vangelo con accanto un angelo che gli porge penna ed inchiostro. La Cripta è bellissima!

L’autore della statua è l’argentiere napoletano Nicola de Aula che la realizzò nel 1691. Nella cripta sono custodite le spoglie del santo.

Satua di San Matteo Salerno

Processione di San Matteo: il percorso

Durante la festa di San Matteo, a Salerno vengono portate in processione varie statue. Quella del patrono è ovviamente la più importante e venerata ed è accompagnata dai busti di papa Gregorio VII, di San Giuseppe e dei tre martiri Caio, Ante e Fortunato – chiamati spesso erroneamente le “tre sorelle” di San Matteo. In realtà storicamente le tre sorelle di San Matteo sono le tre sante Tecla, Archelaide e Susanna che originariamente venivano portate anche loro in processione e le cui reliquie si trovano nella Chiesa di San Giorgio.

La processione del 21 settembre 2023 avrà inizio alle ore 18:00 quando la statua di San Matteo lascerà il Duomo per cominciare il suo cammino: farà soste presso la Caserma della Guardia Finanza, Palazzo di Città e Piazza della Libertà, passerà lungo via Duomo, via Mercanti e le principali arterie del centro storico per poi rientrare in Cattedrale con la “solenne corsa” sulle scalinate che è il momento forse più suggestivo dell’evento.

Come ogni anno il corteo sarà accompagnato da bande musicali.

La corsa delle statue sulle scale del Duomo

Le statue ritornano in chiesa con la tradizionale corsa sulle scale del Duomo. Sono portate in spalla dalle “paranze” anche dette squadre dei “portatori” salernitani che si tramandano questo ruolo da padre in figlio per vocazione e fede. Le statue sono pesantissime, pensate che per la corsa della statua di San Giuseppe servono circa 40 portatori!

La processione di San Matteo è accompagnata da riti, preghiere, gonfaloni e bande musicali. Al passaggio del corteo è tradizione lanciare petali e coriandoli bianchi e granata dai balconi e dalle finestre mentre si guarda la processione passare.

Processione di San Matteo nel centro storico fino al Duomo di Salerno

Fuochi d’artificio di San Matteo: dove vederli?

Uno dei momenti più attesi e scenografici della festa di San Matteo è quello dei fuochi d’artificio che vengono lanciati dal mare a mezzanotte. Lo spettacolo pirotecnico è gratuito e per vederlo ci si può posizionare sul Lungomare, sulla spiaggetta di Santa Teresa, su Piazza della Concordia o in Piazza della Libertà. In alternativa lo si può vedere dall’alto, per esempio da via Salvatore de Renzi nei pressi del Conservatorio Giuseppe Martucci.

Panino con la milza: il piatto della festa di San Matteo

Se c’è una pietanza che più di tutte rappresenta la festa di San Matteo questa è certamente la milza imbottita. In dialetto si chiama “’a mèvesa ‘mbuttunata”. Il 21 settembre durante i festeggiamenti, per le vie del centro storico si può sentire l’odore degli intensi aromi dell’aceto e del vino, ingredienti principe della ricetta, che rendono la mevèsa più saporita e succosa.

La milza si può gustare con o senza panino: qualunque sia il modo, non si può fare a meno di assaggiarla per tradizione in uno dei locali storici salernitani.

Panino con la milza, specialità salernitana della festa di San Matteo

Scopri cosa vedere a Salerno in un giorno nel mio approfondimento. Ho creato un itinerario con tutte le attrazioni da non perdere quando si visita la mia città.

Ultimo aggiornamento 20 Settembre, 2023 di Alessia Carbone